Martini Racing: torna in pista la livrea più amata dagli italiani

Dopo cinque anni di assenza lo storico sponsor piemontese torna alle corse nella Porsche Supercup 2013

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Martini Racing

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A cinque anni di assenza dalle corse la storica livrea della Martini & Rossi ritorna sui circuiti con il via da Barcellona della Porsche Supercup 2013, che a partire da questa stagione riserverà un posto in griglia ad un pilota VIP che correrà su una 991 GT3 Cup con i colori Martini Racing. Il driver prescelto è Sebastien Loeb, il francese nove volte campione del mondo rally sempre più determinato a proseguire la sua carriera di pilota nelle competizioni GT, al quale spetterà il compito di far ben figurare quei colori che più che quelli di un drink per gli appassionati di motori rappresentano quelli della vittoria.

RITORNO ALLE ORIGINI. Il marchio fondato nel 1863 a Torino fu uno dei primissimi sponsor non tecnici a debuttare nelle corse: era il 1968, lo stesso anno in cui la Federazione Internazionale rimosse il divieto di fare pubblicità sulle vetture. Per iniziativa dell'importatore tedesco dei vini e liquori della Martini & Rossi furono due Porsche 906 a Hockenheim a sfoggiare i colori dell'azienda italiana in cambio non di denaro, ma dell'abbigliamento per tutti i componenti del team. Già l'anno successivo nacque il primo team "Martini Racing", una denominazione di cui si fregiarono molte squadre fino al 2008 dopo una serie interminabile di vittorie nelle gare endurance soprattutto tra gli anni '60 e i '70 insieme a Porsche, di cui Martini diventò sponsor principale del team ufficiale a partire dal 1971, e successivamente nei rally negli anni '80 e '90, quando lo squadrone Lancia dominava la scena mondiale.

CHAMPAGNE E MARTINI. Tra le vittorie dei vari team Martini Racing che si sono succeduti nella storia le più significative sono quelle delle Porsche 917 alla 24h di Le Mans del 1971, trionfo che verrà ripetuto nel 1976 e nel 1977 con la Porsche 936. I colori della Martini Racing furono indossati sulla Sarthe a partire dal 1981 anche dalla squadra Lancia sulle Lancia Monte Carlo, Lancia LC1 e Lancia LC2 condotte da numerosi piloti di Formula 1 tra cui Teo Fabi, Michele Alboreto e Riccardo Patrese che si aggiudicarono il titolo mondiale sport prototipi sulla Beta Monte Carlo Turbo. Fu a partire dal 1982 che per la Martini Racing si aprì un'epoca trionfale con il prosieguo della partnership Lancia-Martini nei rally durata fino al 1992: già nel 1983 la Lancia 037 Gruppo B conquistò il titolo mondiale costruttori, a cui seguirono le iridi di Juha Kankkunen del 1987, quelle di Miki Biasion nel 1988 e 1989 e ancora con Kankkunen nel 1991 sulle Delta Integrale Gruppo A insieme ai cinque titoli per costruttori vinti di fila dal 1987 al 1992. Un periodo felice per il binomio Lancia-Martini, purtroppo funestato dalla scomparsa di Henri Toivonen e Sergio Cresto al Tour de Corse del 1986, che se ne andarono avvolti tra le fiamme della loro Delta S4. Fu quell'incidente che portò al bando delle Gruppo B, le vetture più incredibili mai viste nei rally.

LA FORMULA 1. Meno felice è stata la partecipazione di Martini in Formula 1. Il partner scelto nel 1972 per il debutto nella massima serie fu la scuderia bolognese Tecno che schierava Derek Bell e Nanni Galli su una monoposto che si rivelò poco competitiva anche nelle successive due annate, portando alla rescissione del contratto di sponsorizzazione al termine della stagione 1973. I colori Martini ritornarono e rimasero in Formula 1 sulle Brabham di Bernie Ecclestone per tre anni dal 1975 fino al 1978, passando nel 1979 al Team Lotus che l'anno prima aveva vinto il titolo mondiale con Mario Andretti. Ma anche quella fu una annata con più ombre che luci e l'azienda piemontese decise di ritirarsi definitivamente dalla Formula 1. L'assenza durò fino al 2006, quando il marchio Martini ricomparve per restarvi fino al 2008, in qualità di sponsor, secondario però, sulla Ferrari che con Kimi Raikkonen avrebbe conquistato il Mondiale 2007. 

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