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Aston Martin Valkyrie

Aston Martin pronta a costruirne 150 esemplari da strada e 25 da pista. Dovrebbe costare almeno 3,4 milioni di euro.

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Aston Martin Valkyrie

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Aston Martin Valkyrie
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Dopo la prima presentazione (in forma di prototipo in scala 1:1) avvenuta proprio un anno fa, è finalmente arrivato il momento di avere “realmente” a che fare con la nuova Aston Martin Valkyrie, vera e propria hypercar stradale che sarà realizzata in piccola serie dal marchio inglese.

RACING REPLICA. Sviluppata insieme alla Red Bull Advanced Technologies e a un progettista di livello assoluto come Adrian Newey, la vettura di Gaydon è ora nella sua forma quasi definitiva (al 95% secondo Aston Martin), così da farci osservare le soluzioni tecniche e aerodinamiche adottate dagli ingegneri d’Oltremanica.

EFFETTO SUOLO. Eccoci dunque davanti a una carrozzeria aderente al telaio monoscocca, con un fondo a effetto Venturi che permette di garantire un’aderenza al terreno di livello superiore, evitando (allo stesso tempo) anche l’uso di appendici aerodinamiche nella parte superiore della vettura.

TECNOLOGIA. Tra le altre caratteristiche, la nuova Aston Martin Valkyrie propone inoltre due sedili fissati direttamente alla vasca in fibra di carbonio del telaio e inclinati all’indietro: in questo modo si avrà una posizione di guida “a piedi alti” simile a quella utilizzata in Formula 1 e sulle vetture della 24 Ore di Le Mans. Dotata anche di cinture di sicurezza a quattro punti di ancoraggio (a richiesta ci sono pure quelle a sei), la vettura inglese si caratterizza inoltre per il volante sganciabile, che contiene tutta la strumentazione digitale (su schermo OLED), il pulsante di accensione e spegnimento, le regolazioni della vettura e le palette del cambio. Al posto degli specchietti retrovisori ci sono poi una coppia di display ai lati della plancia, dove possiamo vedere le immagini riprese dalle telecamere laterali, mentre il lunotto posteriore è stato sacrificato per fare posto a una presa d’aria per il motore.
Tra le altre caratteristiche di questa supercar troviamo infine anche la leggerezza: tutto è stato progettato e costruito per ridurre il peso, come il telaietto in alluminio che sorregge i fari anteriori (che permette un risparmio di massa del 30-40% rispetto ai gruppi ottici “normali”), il logo Aston Martin frontale inciso chimicamente su un foglio d’alluminio spesso solo 70 micron (meno di un capello umano) e la terza luce di stop posteriore più piccola al mondo, ovvero un LED rosso di soli 5,5 x 9,5 mm.

MARCA: Aston Martin

TAG: sportive estreme coupé concept

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