Immaginate di dover prendere un taxi diciamo tra 20-30 anni: uno scenario potrebbe essere quello di fornire via smartphone alla compagnia i soliti dati: indirizzo di partenza, indirizzo di destinazione, ora del prelievo del passeggero. All'ora stabilita si presenterà un'auto che non ha un conducente umano, ma che vi porterà a destinazione senza dover per forza intavolare la discussione di rito sul più e il meno. Questo è lo scenario immaginato da Google, nel quale si inserirebbe l'auto elettrica a guida autonoma che oggi sta sviluppando il gigante di Mountain View e che dovrebbe essere pronta tra non meno di un paio d'anni. Lo ha rivelato citando fonti riservate Bloomberg, che svela anche però come ripercussione un'attuale guerra fredda tra Google e Uber, la startup di San Francisco finanziata proprio da Google nel 2013 con 258 milioni di euro, il più grande investimento di Google Ventures mai fatto.

Di recente, infatti, Google ha annunciato un nuovo servizio per telefoni Android chiamato Google Now che mostra informazioni utili sui paraggi in cui si trova l'utente fornite da Pandora, AirBnb, Zillow e la compagnia di ride-sharing Lyft, concorrente diretta di Uber che invece non è stata coinvolta. Inoltre Uber la scorsa settimana ha annunciato l'avvio del proprio programma di ricerca sulla guida autonoma insieme alla prestigiosa università Carnegie Mellon. Questo, secondo Bloomberg, starebbe a significare uno strappo tra le due aziende che potrebbe presto essere ufficiale con la richiesta da parte del board di Uber di dimissioni al membro nominato da Google David Drummond.
 

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05/02/2015 © riproduzione riservata