Yamaha WR250R WR250X

WR250R e WR250X, off-road e motard per il divertimento estremo, puro, assoluto.

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Yamaha WR250

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Yamaha WR250
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Prendi dei piloti "acrobati", mettili in un catino infernale lungo al massimo un paio di chilometri, dai loro delle moto leggere e potentissime come la nuova Yamaha WR250X (che affianca la gemella enduro WR250R, utilizzabile sia su asfalto sia su sterrati leggeri) ed aspetta gli eventi. Il mix vincente si chiama Supermotard ed è la disciplina emergente delle due ruote. Nasce negli USA (in California, con il nome di Superbikers e con i piloti delle varie categorie che si fronteggiavano su circuiti per metà asfaltati e metà sterrati) e viene presto importata nel vecchio continente dalla Francia, che ne ha percepito per prima le potenzialità "commerciali". Le gare si disputano su circuiti veri e propri o su aree private o pubbliche (parcheggi, paddock e via dicendo) con moto a 2 o 4T derivate dal cross o l'enduro. Il bello del Supermotard è che può esser seguito facilmente dal pubblico, che può vivere attimo dopo attimo tutte le fasi della gara. A mantenere sempre alto lo spettacolo ci pensano i piloti, impegnati in emozionanti derapate e staccate al limite frutto di uno stile di guida unico (quello del Supermotard appunto). Si perché proprio di stile di guida si tratta, tanto che molti piloti italiani sono andati in Francia per "migliorarsi" nella tecnica della derapata. Mai come in questa disciplina lo sport delle due ruote viene vissuto così a stretto contatto con il pubblico. Con le tribune a ridosso delle piste, si vive uno spettacolo unico fatto di derapate, staccate al limite e duelli gomito a gomito.

Mono esenziali. La WR250R e la WR250X, sono due monocilindriche 4 tempi ultraleggere, che riprendono alcuni schemi a livello di telaio (ora dispone di telaio a semi-doppia culla a 3 sezioni in alluminio) e di motore, adottati con successo nelle competizioni, vedi YZ250F nel cross e WR250F nell’enduro. Il tutto riportato con estrema maestria su moto alla portata di qualunque “manico” ed in grado di essere sfruttate nell’uso quotidiano. Rispetto a prima, il motore è completamente nuovo, addio al motore due valvole raffreddato ad aria, ecco spuntare una nuova unità dotata di raffreddamento a liquido e quattro valvole sempre comandate da un doppio albero a camme in testa. Inoltre, sono dotate di un sistema di iniezione mai utilizzato prima su moto ON-OFF da 250 cc.

A dieta. Per ridurre al minimo il peso della moto, è stato adottato l’avviamento elettrico, senza l’ausilio dell’avviamento a pedale. E’ nuovo e molto più aggressivo anche il design della versione supermotard, dotata anche di ruote da 17 pollici, sospensioni pluri-regolabili, che derivano dai modelli da competizione e dischi freno del tipo a margherita, con quello anteriore maggiorato rispetto alla gemella da enduro, per una potenza in frenata impressionante. Inoltre, in virtù di un’altezza della sella ridotta, il controllo del mezzo appare eccellente e molto rilassante. Per i prezzi, la WR250R è venduta a 6.595 euro chiavi in mano iva inclusa, mentre per la versione WR250X, occorrono 6.695 euro.

Facile divertirsi. In sella si ha la sensazione di un mezzo leggero e facile da controllare, la sella si restringe nella zona di contatto con il serbatoio, per poi prolungarsi fin quasi al tappo del rifornimento. Molto più bassa della sorella da enduro, la X, rende l’appoggio a terra facile anche ai meno alti… Il motore sensibile ad ogni minimo ruotare della manopola del gas, sale di giri che è un piacere. Una volta in movimento la sensazione di leggerezza provata si trasforma in realtà, la moto segue i movimenti del pilota, ci si muove veloci tra le auto e il manubrio non interferisce troppo negli avanzamenti con le gambe ed il busto. Ben frenata su entrambi i dischi, e con un reparto sospensioni che assorbe egregiamente anche le irregolarità più pronunciate dell’asfalto, offrendo sull’avantreno una stabilità di riferimento. Il motore, vero punto di forza, ha una spinta esaltante, che invita ad esagerare con il gas. Ha un erogazione fluida anche se molto personale, nel senso molto diversa a ciò che ci si aspetterebbe da un monocilindrico, sensibile agli apri e chiudi del gas. Negli spostamenti medio-lunghi, il motore mostra di sopportare andature elevate e la presenza della sesta marcia rende i tragitti molto più comodi. In Pista si comporta più che bene regalando soddisfazioni anche al pilota novello. La moto mostra un avantreno solido che non tradisce mai e gli angoli di piega sono infiniti. E’ l’ideale per divertirsi ed imparare i primi rudimenti della guida di traverso, senza spendere ne aggiungere nulla, la versione di serie è già un’ottima base per iniziare in pista, mentre in città è davvero una moto che regala molto divertimento.

Come deve essere una Supermotard. Le supermotard sono moto derivate dal fuoristrada, con motori monocilindrici a 2 o 4T, che vengono modificate nella ciclistica e nella meccanica per adattarsi all'asfalto. La misura dei cerchi è libera, di solito sono a raggi da 17" a sezione larga in alluminio o acciaio e montano pneumatici stradali (in genere da 120 ant. e 150 post.). In gara vengono impiegate le slick intagliate o una rain sull'anteriore a secondo del fondo. Il freno anteriore deriva direttamente da quelli utilizzati in Superbike, un disco (quasi sempre da 320 mm) con pinza a quattro pistoncini. Le sospensioni hanno un'escursione molto ridotta con taratura rigida. La forcella è quanto mai bassa, vengono impiegate molle più dure e corte ed inseriti dei distanziali in fondo al fodero per accorciare la corsa ed evitare di andare a pacco. Per ridurre l’altezza del posteriore, si fora la forcelletta inferiore dell’ammortizzatore per avere l’attacco più basso. Le potenze dei motori più performanti arrivano fino ai 75 cv, almeno dai dati dichiarati... I rapporti al cambio vengono allungati e si interviene anche sugli impianti di scarico.

MARCA: Yamaha

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