Aprilia RSV4R

Nuova Aprilia RSV4R: meno dotazioni ma stessa sostanza. 4.000 € in meno rispetto al modello Factory per prestazioni da capogiro che rimangono invariate anche in questa versione “economica”.

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Aprilia RSV4R - Test ride

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Aprilia RSV4R - Test ride
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Il progetto RSV4, lo ricordiamo, è nato con un obiettivo preciso: creare una moto competitiva, fin dall’esordio, nel massimo campionato delle derivate dalla serie, il mondiale Superbike. Obiettivo raggiunto grazie, anche, al talento di Max Biaggi, che ,oltre a diversi podi, ha centrato una importante vittoria sul circuito di Brno. In tutto l’arco del 2009, il campione romano ha messo in evidenza le numerose qualità della RSV4: lampante la velocità di punta massima, che ha messo dietro le rivali giapponesi e la Ducati 1198 guidata dal formidabile Haga, senza dimenticare le notevoli doti di ciclistica e maneggevolezza, tanto che Biaggi sembrava esser tornato a guidare una 250cc (ormai, purtroppo) d’altri tempi. Con queste premesse è stato, quindi, lanciato il modello stradale di tale superbike con dotazioni, e prezzo, da capogiro: 20.000€ per la RSV4 Factory includono sospensioni e ammortizzatore di sterzo firmati Ohlins, la possibilità di regolare la posizione del motore all’interno del telaio, oltre all’inclinazione del cannotto di sterzo grazie ad un eccentrico, e cornetti di aspirazione ad altezza variabile. Copricarter in magnesio e cerchi forgiati guarniscono il tutto. E’ evidente che questa versione si rivolge prettamente a piloti esperti che per l’uso sportivo possono essere seguiti da tecnici specializzati.
E per noi comuni mortali che ci affidiamo al nostro meccanico di fiducia ed, oltre a qualche turno in pista, vorremmo farne un uso prevalentemente stradale? La nuova RSV4R è pensata proprio per questo ed è già in vendita a 16.000€ f.c. La base della moto rimane la stessa, la cavalleria è ancora tutta a nostra disposizione e la raffinata ciclistica non cambia. Solo le dotazioni sopra elencate differiscono dalla sorella Factory. In luogo delle Ohlins troviamo forcelle Showa e monoammortizzatore Sachs completamente regolabili e realizzati su specifiche Aprilia, l’ammortizzatore di sterzo è anch’esso Sachs, mentre spariscono i cornetti d’aspirazione e le regolazioni del motore sul telaio, e non so quanti di noi ne sentiranno la mancanza, sinceramente, visto che ci vuole un gran manico per sfruttare appieno i 180 cavalli e i 115 Nm di coppia di questa superbike formato stradale.

Per provare la nuova RSV4R siamo stati invitati in Portogallo sul circuito dell’Estoril: e quale posto migliore di un tracciato del Motomondiale per testare una moto che nasce pensata e realizzata per dare il meglio di sé tra i cordoli di una pista? La RSV4R è proposta al pubblico in due colorazioni monocromatiche: nera o bianca, e proprio la tonalità del bianco perlato ne mette in risalto le forme eleganti. Il muso a tre fanali è inconfondibile, con le prese d’aria che ne esaltano i due laterali. La carena è raccolta intorno allo stretto telaio a doppio trave in alluminio che racchiude un compatto motore quadricilindrico di 999,6cc, unico nel suo genere, a V di 65° che una volta acceso si notare anche da fermo per il sound pieno e profondo. La carenatura si apre sui fianchi per far spazio al cambio estraibile, in perfetto stile “racing”, e presenta sul lato destro il basso terminale di scarico. La coda è corta, appuntita, quasi da monoposto, e definirla sexy è riduttivo. Una volta in sella l’indole pistaiola è evidenziata dalla seduta alta e dai bassi semimanubri, ma le dimensioni piccole da 600 non devono trarre in inganno: l’ergonomia a bordo è ottima e c’è spazio in abbondanza anche per i più alti. Il cruscotto ha il contagiri analogico, per tutto il resto c’è un riquadro digitale su cui si nota la lettera “S” (Sport) ad indicare che è stata scelta la mappatura intermedia, delle tre disponibili, che limita la coppia nelle prime tre marce. “T” (Track) eroga la piena potenza, mentre la modalità “R” (Road) smorza i cavalli a 140, come fosse una 750cc, il tutto gestito dall’elettronica del Ride-by-Wire di ultima generazione.

La pista è sconosciuta e difficile da interpretare ma la RSV4R infonde confidenza da subito e permette di migliorare facilmente giro dopo giro. Il tracciato dell’Estoril, dopo una prima parte molto veloce, diventa più lento e tortuoso. La curva del “Gancho” è un doppio tornante in salita ma la RSV4R è veloce a scendere in piega e così agile nei cambi di direzione da lasciare a bocca aperta. L’estrema reattività della ciclistica paga, forse, un po’ in stabilità nei curvoni veloci, come il lungo semicerchio destrorso prima del rettilineo, ma è capace di dare in cambio sensazioni molto sincere, complice anche il solido avantreno, ed istiga ad esagerare col gas in uscita di curva ed a far scivolare la ruota posteriore in attesa di raddrizzare la moto prima del rettifilo di oltre 800m. Ora si può, finalmente, dar libero sfogo a questo propulsore V4 tanto osannato e dal ruggito molto coinvolgente. L’erogazione è lineare e progressiva sin dai bassi regimi; una volta saliti, però, a diecimila giri l’ago schizza fulmineo fino al limitatore e le marce vanno snocciolate in fretta una dopo l’altra per non far intervenire il limitatore. Raccolti nella minimale carena la protezione aerodinamica è notevole, ma una volta raggiunto il punto di frenata e rialzato il busto si è completamente esposti all’aria. Niente paura: a rassicurarci c’è una pompa radiale per l’impianto frenante top gamma della Brembo oltre ad un’ottima frizione antisaltellamento che ci permette di scalare le marce senza pensieri, tanto il cambio è preciso e sicuro. A quel punto sta solo a noi decidere quanto ritardare la staccata perché la RSV4R non si scompone minimamente anche entrando in curva col freno ancora tirato e per quanto, poi, si provi ad aumentare l’angolo di piega non c’è verso di farle grattare le pedaline sull’asfalto in curva.
Aprilia ha creato una moto che potrebbe essere il nuovo punto di riferimento su tanti fronti: per la sua eleganza a livello estetico, le dimensioni ultracompatte e l’incredibile agilità, le raffinate doti ciclistiche e tecnologiche, e la potenza del motore V4 che si distingue anche per il suo sound unico.

MARCA: Aprilia

TAG: Aprilia Aprilia RSV4R

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