È delle ultime ore la richiesta dalla Fiom di Modena all'ad di Fiat Sergio Marchionne per un incontro urgente per un confronto sul piano industriale di Maserati.
"Non si può lasciare un intero stabilimento nell'incertezza e nella precarietà. Perché quando si lavora in un'azienda e/o in uno stabilimento dove non si ha certezza della continuità produttiva, tutti i lavoratori impiegati o operai, di fatto diventano precari".

Continua la nota del sindacato dei metalmeccanici - "l'inquietudine dei 600 lavoratori della Maserati dello stabilimento di via Ciro Menotti di Modena"  - "in questi anni con il loro lavoro, la loro professionalità hanno ridato slancio e prestigio allo storico marchio del tridente e hanno ulteriormente contributo a fare conoscere Modena nel mondo come terra dei motori".

Tra le questioni c'è anche l'eventuale ipotesidi produrre il futuro SUV Maserati a Detroit - "Riteniamo sbagliato e non corretto nei confronti di quei lavoratori che si apprenda della produzione di un Suv Maserati nell'impianto di Jefferson North a Detroit o della produzione della Maserati di segmento E in quel di Grugliasco e nello stesso tempo, non ci si confronti con le rappresentanze sindacali dei lavoratori a Modena, sui futuri piani industriali per Maserati".
"Un confronto sul futuro dello stabilimento è inderogabile che dia le risposte che i lavoratori si attendono su prospettive di continuità occupazionale e produttiva su modelli Maserati di alta gamma, a partire dalla nuova quattro porte".

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16/09/2011 © riproduzione riservata