Aprilia SMV 750 Dorsoduro

Il segmento delle iper-motard multifunzione e ultradivertimento si arricchisce con la Dorsoduro, bella proposta Aprilia per combattare la Ducati e regalare emozioni

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Aprilia Dorsoduro 750

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Aprilia Dorsoduro 750
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Dorsoduro si posiziona proprio al centro della linea immaginaria che possiamo tracciare tra le supermotard tutte pista, traversi e piede in terra (in casa aprilia le chiamano SVX), e le più turistiche o cittadine enduro. Dorsoduro, al di là del nome, emozionante, accattivante e curioso, si presenta come poliedrica bicilidrica in grado di dare il massimo, o se non il massimo, quasi, in tutte le situazioni: si guida cattiva in pista stile motard, si pennellano curve e tornanti sulle strada, si viaggia comodi e nel relax.

Bel taglio. Linee tese e tagli netti: così l'hanno disegnata a Noale. Poche carene e tanta "sostanza" in vista. La componentistica, infatti, è di altissimo livello: bel telaio misto di sostanza (nella parte superiore a traliccio stretto di tubi in acciaio, collegato alle piastre laterali in alluminio mediante speciali bulloni ad alta resistenza), bel forcellone snello, bella forcella a steli rovesciati da 43 mm con piedini fusi in conchiglia, regolabile nel precarico e nel ritorno idraulico, pinze radiali, dischi a margherita (due davanti da 320 mm, uno dietro da 240 mm) manubrio "comodo", sella racing, leve regolabili, paramani e molto altro. Alla vista da dietro, appaga l'occhio il gruppo ottico posteriore, perfettamente incastonato tra i due terminali dello scarico sottosella.

Appena sopra. Bastano pochi metri per apprezzare la posizione di guida. La sella, seppure dal disegno racing, è comoda e larga. Il busto è eretto e con le mani sulle manopole, le braccia assumono una posizione assolutamente naturale (non da estrema motard insomma). Le pedane, come le racing derived, sono zigrinate, per il massimo grip.

Tre per tutti. Non uno, non due, ma tre motori per la Dorsudoro. Sì perchè lo start, una volta in moto, si trasforma nel selettore della mappature e il bicilindrico 7emezzo cambia completamente faccia. R significa rain, o perchè no, relax. T sta per touring e S, ovviamente, per "sport", ma anche di più!

Facilissima la R. Asfalto viscido, anche estremamente bagnato? Assoluto relax? La selezione giusta da effettuare e la "R". La coppia del bicilindrico è tagliata di molto e l'erogazione è dolcissima. Insomma, per l'aderenza del posteriore è praticamente garantita. Si può anche spalancare!

Touring per tutti. Anche un motociclista neofità può divertirsi con la mappa Touring: ottimo compromesso tra prestazioni, e divertimento guidando una moto facile facile. L'erogazione rimane morbida, ma le accelerazioni sono comunque estremamente rapida. In basso la spinta manca un po', ma quando si sale di giri, la grinta viene fuori. Nel curva e controcurva si passa continuamente tra seconda e terza e le riprese non sono mai un problema.

S cambia sound. Tutta un altra musica qualdo compare sul display la lettera "S". Il motore è talmente rapido nel salire di giri che cambia addirittura la sonorità. Viene fuori un carattere esplosivo, una grinta da vendere! La Dorsoduro spinge da 3.500 giri, si esalta a 6.500 giri e arriva in un baleno ai 9.000 giri al minuto (il limitatore "stacca" a 9.500) e si passa di marcia. Una mappa sportiva per quando si cercano le prestazioni vere, basta infatti una minima rotazione della manetta  perchè il motore risponda con un gran coppia. L'acceleratore è ride by wire, ovvero elettonico, ma non si sente più la mancanza della "corda". Il sistema è di una seconda generazione rispetto a quello che ha fatto il debutto sulla Shiver e vanta una più accurata gestione dell'apertura delle farfalle, ottimizzando l'erogazione ai bassi e medi regimi e nelle situazioni di gas parzializzato. Il bicilindrico V 90, è in grado di erogare una potenza massima di 92 cavalli ed una coppia di ben 82 Nm a soli 4.500 giri al minuto.

Come ti pare! La Dorsoduro si fa guidare con ogni stile. Può piegare all'inverosimile e la saponetta può strusciare a lungo sull'asfalto se si assume l'impostazione da stradale sportiva. Il telaio rigido e le sospensioni rigorose la rendono precisa e stabile. Si può guidare stile motard con il piede in terra e le braccia larghe sul manubrio. Non è però facilissimo guidare in derapata, ma una volta presa la giusta confidenza ci si diverte parecchio, nonostante il peso.

Listino anti Ducati. L'Aprilia Dorsoduro sarà disponibile già a partire dal mese di maggio in tre varianti di colore: rossa, grigia o nera. Il prezzo di listino è tra i più grandi punti a favore della Dorsoduro: 8.790 euro, franco concessionario. Con questi contenuti e con un prezzo di listino decisamente più basso della Ducati Hypermotard, a Borgo Panigale avranno da temere...

MARCA: Aprilia

TAG: Aprilia Aprilia Dorosduro

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