MotoGP 2009 – Mugello

Lorenzo unico a scendere sotto l’1’49” sorprende tutti e conquista la pole position. Stoner secondo a un soffio. Un generoso Capirossi chiude la prima fila spedendo il re del Mugello Rossi al quarto posto in seconda fila. Mistero HRC.

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MotoGp'09 Mugello

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Nella splendida cornice delle colline del Mugello si aprono le danze del quinto appuntamento del Motomondiale. Jorge Lorenzo si conferma in ottima forma fin dalle prove libere ed è seriamente intenzionato, in gara, a togliere lo scettro di re del circuito toscano a Valentino Rossi. I tifosi, d’altro canto, numerosi come sempre, si aspettano che Valentino compia l’ottava meraviglia dopo aver vinto, fin’ora, per sette volte di fila il Gran Premio d’Italia. Quest’anno, però, Rossi il peggior nemico se lo trova come compagno di squadra e la sconfitta nella lotta per la pole position è resa ancora più bruciante per questo motivo. Senza riguardi per le gerarchie, Lorenzo non fa che affondare il dito nella piaga già aperta due settimane fa quando arrivò primo in Francia agli antipodi di un Valentino incredibilmente ultimo che dovette cedere il posto di leader del campionato allo spagnolo per un solo punto. Oggi sono separati solo da un decimo e mezzo che vale ben una fila in griglia di partenza. Nella lotta tra i due si è inserito un pur ottimo Casey Stoner, unico pilota Ducati a portare la Desmosedici non solo ai primi posti, ma addirittura nella top ten. Per tutta la durata delle qualifiche, infatti, questi tre piloti si sono avvicendati al comando : Lorenzo “Por Fuera”, cioè “di fuori”, fa fede al suo soprannome cominciando a guidare “a vita persa” fin dai primissimi giri, ma è stato Rossi il primo a scendere sotto l’1’50” continuando a migliorarsi giro dopo giro e a mantenere un decimo di vantaggio dal compagno e rivale spagnolo. Casey Stoner a venti minuti dalla fine rompe gli indugi e balza in testa, ma è ormai il momento per tutti i piloti di montare le gomme più morbide e fare il tempo. E la sfida tra i top riders per la vetta del Mugello si fa incandescente. Unico assente fin’ora Dani Pedrosa, pilota di punta di Honda HRC che rimane misteriosamente e a lungo ai box. Rientra in pista negli ultimi dieci minuti e tenta il tutto per tutto ma chiuderà solo ottavo. Settimo Andrea Dovizioso che fa quello che può per tenere alta la bandiera della casa giapponese ma è Randy De Puniet, sesto, la prima Honda in griglia, quella del team satellite LCR Playboy di Lucio Cecchinello. I piloti Fiat-Yamaha si sottraggono la pole provvisoria l’un l’altro con Stoner spettatore tra i due, ma a due minuti dalla fine un inatteso Loris Capirossi è riuscito, prendendosi il cuore a due mani, a sopperire ai limiti di motore della sua Suzuki scalzando Valentino dalla terza posizione. Il dottore fa un ultimo tentativo con la bandiera a scacchi che già sventola ma niente da fare: partirà dalla seconda fila. Lorenzo rimane protagonista assoluto: è l’unico pilota a scendere sotto l’1’49” ed ottiene la sua seconda pole position quest’anno dimostrando di essersi perfettamente adattato al nuovo monogomma Bridgestone.

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