SBK 2009 - Salt Lake City

Ben Spies, recordman in Superbike con sette pole consecutive, conquista la doppietta di vittorie sul circuito di casa. Michel Fabrizio due volte sul podio miglior pilota Ducati.

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SBK 2009 - Salt Lake City

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SBK 2009 - Salt Lake City

SBK 2009 – Salt Lake City

Superpole. Lo splendido circuito statunitense del Miller Motorsport Park ospita per la seconda volta il settimo appuntamento del mondiale Superbike. Un temporale si avvicina all’orizzonte ma le montagne dello Utah trattengono le nubi cariche di pioggia quanto basta per far scorrere liscia la Superpole. Protagonista assoluto è Ben Spies sull’unica pista del mondiale che conosce e dove ha già vinto in precedenza nel campionato americano. In virtù di ciò è una pura formalità per il texano di casa Yamaha, conquistare la settima Superpole consecutiva ed entrare già al suo esordio nella storia della Superbike. Ha frantumato infatti il precedente record di Doug Polen di sei pole di fila ancora imbattuto dal 1991. Lo scorso anno la fece da padrone Carlos Checa su Honda Ten Kate, ottenendo la pole e una doppietta di vittorie. Anche stavolta le quattro cilindri della casa alata giapponese sembrano favorite sui 4907m di questo tracciato d’alta quota pieno di curvoni veloci e con un lungo rettilineo. Le Bicilindriche di Borgo Panigale, invece, fanno più fatica, nonostante la maggior cubatura del motore. La pista dovrebbe inoltre esaltare i sorpassi in gara in quanto è molto larga e veloce e può essere interpretata in vari modi dai piloti. Ma andiamo con ordine cominciando dai grandi assenti: Troy Corser e Ruben Xaus, alle prese con due BMW ancora non competitive, sono addirittura esclusi dai primi venti ammessi alla Superpole. Di tutt’altra pasta la Yamaha R1: Ben Spies imposta subito il riferimento con un 1’49” basso. Nella prima manche lo supera solo Jamie Hacking, pilota americano d’esperienza, wild card Kawasaki che sostituisce Tamada infortunato nel famigerato incidente di Monza. Nella seconda uscita in pista le sorprese non mancano: Noriyuki Haga ancora sofferente per una caduta in prova non passa il turno; come lui l’irlandese Johnny Rea che pur di fare il tempo spinge fin oltre i cordoli la sua Honda Ten Kate in derapata. Ryuichi Kiyonari, poi Michel Fabrizio ottengono la pole provvisoria prima dell’1’48”3 stampato da Spies quasi senza sforzo. Max Biaggi fa soffrire i suoi fans: cade ed è costretto a correre per arrivare ai box, rientrando in pista con la seconda moto appena in tempo per non prendere la bandiera a scacchi e tentare il tutto per tutto in un solo giro. Niente da fare: arriva solo sedicesimo. Siamo al terzo turno di Superpole e Ben Spies sfoggia un imprendibile 1’48”344: pone il suo settimo sigillo poi si concede il meritato riposo ai box aspettando che i suoi colleghi si giochino le posizioni rimanenti in griglia. Chiudono la prima fila Checa con 1’48”9, Kiyonari 1’49”2 e Fabrizio con 1’49”4. Ormai quello del texano dal polso d’acciaio sembra un destino già scritto, il record di pole position consecutive è ormai archiviato, almeno fino al prossimo tentativo di migliorarlo.

1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 1'48.344
2 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 1'48.908
3 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 1'49.243
4 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 1'49.434
5 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'49.658
6 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 1'49.982
7 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 1'51.328
8 2 Hacking J. (USA) Kawasaki ZX 10R 1'51.438
9 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1'49.516
10 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 1'49.528
11 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'49.541
12 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 1'49.765
13 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'50.114
14 10 Nieto F. (ESP) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'50.488
15 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'50.987
16 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'51.351
17 36 Lavilla G. (ESP) Ducati 1098R 1'50.344
18 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'50.633
19 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 1'50.868
20 31 Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 1'51.004
21 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'50.793
22 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 1'50.807
23 98 Zemke J. (USA) Honda CBR1000RR 1'51.072
24 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1'51.166
25 33 Hill T. (GBR) Honda CBR1000RR 1'51.451
26 64 Nigon E. (FRA) Yamaha YZF R1 1'52.137

Gara 1. Splende il sole finalmente sulla pista americana di Salt Lake City. Ben Spies è carico come non mai, nel warm-up ha dimostrato un passo gara impressionante e non delude le aspettative: parte dalla pole position e affronta per primo la staccata dopo il rettilineo. Dietro di lui Shinya Nakano (Aprilia) e Noriyuki Haga (Ducati Xerox), partiti molto bene, che in un sol colpo recuperano sei posizioni e Mentre Max Biaggi (Aprilia) ne guadagna due, l’altro pilota romano Michel Fabrizio (Ducati Xerox) ne perde ben cinque in partenza. Broc Parkes è in ottima quinta posizione. Da segnalare sull’altra Kawasaki ufficiale la wild card americana Jamie Hacking che dà prova di sé sul circuito a lui familiare. Ben Spies riesce nella sua tattica e fa il vuoto dietro di sé, rifilando a tutti oltre due secondi al primo giro. Haga dopo lo sprint iniziale appare in difficoltà: non riesce a resistere all’attacco delle Honda Ten Kate di Ryuichi Kiyonari prima e Carlos Checa poi e viene tallonato anche da Parkes, a sua volta incalzato da Fabrizio che recupera velocemente avendo sorpassato anche Biaggi. Al quarto passaggio ormai Spies è lontano con più di tre secondi di vantaggio. Kiyonari guadagna agilmente la seconda piazza ai danni di Nakano che di lì a poco cade malamente. Fabrizio sfila via inseguendo il gruppo dei primi, lasciando Haga e Biaggi a vedersela con i due piloti Kawasaki scatenati. Sul dritto a metà rettilineo il quattro cilindri a V Aprilia ne ha più di tutti e sorpassa facilmente le “verdone” giapponesi, le linee pulite del romano però non lo aiutano su un tracciato che offre molte traiettorie possibili per essere interpretato: sia lui che Nitronori perdono il confronto con l’accoppiata Parkes & Hacking, che hanno la meglio nel settore misto. Brutte notizie, invece, sul fronte della BMW: le moto accusano problemi di freno motore e di frizione antisaltellamento innescando chattering in frenata che porta ad allargare troppo la traiettoria in curva. Lo sanno bene i piloti della casa tedesca Xaus e Corser costretti nelle retrovie. Non va meglio alle Suzuki che hanno il miglior pilota in Karl Muggeridge (12°), con un team cliente, autore però al settimo giro di una brutta caduta con la moto che rimane sull’asfalto obbligando la direzione a dare bandiera rossa e far sospendere la gara. La ripartenza rimescola le carte. La somma dei tempi fa la nuova griglia: Spies, Kiyonari, Checa e Fabrizio in prima fila; Haga, Parkes, Hacking e Biaggi in seconda. Dopo il via Kiyonari prova brevemente a tener dietro Spies ma è inutile: la furia del texano non ha limiti e si avvia in solitaria a condurre la gara imponendo subito il nuovo record in gara di 1’48”9. Le Ducati, forse a causa dei rapporti del cambio così lunghi, fanno fatica a stare in scia alle quattro cilindri, così Michel Fabrizio affonda in partenza ma dà il massimo per risalire in fretta dalla quattordicesima alla sesta piazza, mentre Haga, decisamente sotto tono, cede dopo un duello con Haslam e Byrne. Fabrizio invece tiene duro fino in fondo: vuole il podio e per ottenerlo gli basta superare Max Biaggi all’ultimo giro. I risultati aggregati delle due partenze danno quindi Ben ”il terrore che viene dal Texas” Spies primo, a nove secondi Checa secondo, Fabrizio terzo, Kiyonari quarto, Biaggi sesto, Haga nono, Corser quindicesimo.

1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 38'30.945 (160,527 kph)
2 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 9.394
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 12.742
4 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 14.276
5 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 14.915
6 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 15.461
7 2 Hacking J. (USA) Kawasaki ZX 10R 22.901
8 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 25.425
9 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 25.870
10 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 26.093
11 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 26.181
12 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 29.275
13 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 38.365
14 36 Lavilla G. (ESP) Ducati 1098R 39.454
15 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 39.513
16 10 Nieto F. (ESP) Suzuki GSX-R 1000 K9 48.889
17 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 50.747
18 98 Zemke J. (USA) Honda CBR1000RR 51.446
19 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 54.472
20 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 58.525
21 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 1'07.572
22 64 Nigon E. (FRA) Yamaha YZF R1 1'18.092
RET 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R
RET 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory
RET 31 Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9

Gara 2. Il cielo si oscura sopra il Miller Motorsport Park rinfrescando l’aria. Scatta il semaforo e Ben Spies, Texas Terror come sfoggia sul casco nuovo in occasione della gara di casa, è sempre lì davanti a tutti. Partono bene le Ducati, a differenza di Gara 1. Haga è quarto dietro a Checa, mentre Fabrizio marca stretto il texano intenzionato a non farlo scappare da subito. Il pilota romano, dopo aver vinto la sua prima gara del mondiale a Monza è migliorato anche come stile di guida, si muove meno sulla moto ed è più efficace. Ottimo l’avvio di Max Biaggi che dalla quarta fila si ritrova quinto alla prima staccata. Ma non gli basta: al secondo passaggio sul rettilineo del traguardo Biaggi supera in scia Haga ma entra in curva un po’ largo chiudendo la strada al giapponese e lasciando Johnathan Rea approfittare dell’errore, sfilando indisturbato in terza posizione. Davanti a loro Fabrizio e Checa hanno un buon ritmo, ma è duro tener dietro a Spies che al primo giro lanciato stampa implacabile il nuovo record della pista in gara con 1’48”768, a soli quattro decimi dalla Superpole del sabato precedente. Dopo cinque giri Michel Fabrizio resiste coriaceo a un buon secondo e mezzo da Ben Spies, ma rifila già sei secondi netti a Johnny Rea in terza piazza che prende il posto lasciato vacante da Checa che è appena caduto, finito fuori pista lungo un velocissimo curvone. Cade anche Luca Scassa lungo un curvone veloce dopo un brutto high-side per un contatto con Hacking mentre lo superava. Il pilota milanese in forza al team Kawasaki Pedercini aveva già corso al Miller nella AMA Superbike ed era in buona tredicesima posiziona. La Ducati di Haga soffre ancora troppo sul dritto e soccombe all’Aprilia di Biaggi. Il giapponese risponde prontamente nel misto prima di cedere all’italiano, ed una volta sul rettifilo deve lasciare il passo anche a Kiyonari prima e Haslam poi. Le due Honda battagliano con Rea e Max Biaggi per il terzo posto con continui e stupendi sorpassi. E mentre le moto della Ten Kate migliorano visibilmente, le BMW invece non risolvono i gravi problemi tecnici che si portano dietro da tempo e naufragano oltre la zona punti: il chattering impedisce a Corser e Xaus di entrare in curva aggressivi come vorrebbero. Tornando in testa alla gara: negli ultimi giri Michel Fabrizio allenta l’inseguimento di Spies che allunga e porta a quattro secondi il suo vantaggio: l’anteriore del romano è oramai alla frusta. Il tracciato di Salt Lake City consuma molto la gomma davanti con le sue lunghe frenate. Lo spettacolo però non è ancora finito. Leon Haslam vuole la rivincita su Rea e salire sul podio dopo la sconfitta in Sudafrica. Spinge al limite ma la moto di Rea lo ripassa sul dritto per poi entrare in curva sempre di traverso. Haslam non ci sta e all’ultimo giro perde la moto per averla piegata troppo su un cordolo, regalando di nuovo all’irlandese il terzo posto. Ben Spies taglia il traguardo su una ruota: è il nuovo re del Gran Premio americano e guadagna punti pesanti su Nori Haga portandosi secondo in classifica di campionato sopravanzando un pur ottimo Michel Fabrizio. Prossimo appuntamento il 21 giugno a Misano dove storicamente le bicilindriche di Borgo Panigale hanno sempre dominato.

1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 38'25.391 (160,914 kph)
2 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 9.080
3 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 14.357
4 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 15.636
5 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 17.156
6 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 17.546
7 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 19.659
8 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 23.455
9 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 30.489
10 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 31.775
11 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 33.246
12 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 36.758
13 10 Nieto F. (ESP) Suzuki GSX-R 1000 K9 36.887
14 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 37.290
15 98 Zemke J. (USA) Honda CBR1000RR 42.639
16 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 42.777
17 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 45.596
18 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1'09.237
19 2 Hacking J. (USA) Kawasaki ZX 10R 1'26.703
RET 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR
RET 36 Lavilla G. (ESP) Ducati 1098R
RET 64 Nigon E. (FRA) Yamaha YZF R1
RET 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR
RET 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R

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