MotoGP 2009 – Catalunya

Valentino Rossi trionfa al Montmelò dopo un duello interminabile con Lorenzo. Stoner, malato, va a podio e tiene a bada Dovizioso, miglior pilota Honda.

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MotoGP 2009 - Catalunya

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Lezione. Valentino Rossi impartisce pubblicamente la sua lezione di motociclismo: non a parole, ma con i fatti. Sull’asfalto bollente del circuito di Barcellona, nel primo weekend del motomondiale senza pioggia, il “Dottore” può finalmente dedicarsi senza riserve alla giusta messa a punto della sua Yamaha M1, optando per un setting estremo, molto caricato sull’avantreno della moto, con cui finora non era riuscito a stabilire il giusto feeling. Il suo peggior rivale, nonché compagno di squadra, Jorge Lorenzo, preferisce un set-up più neutro per la sua M1, grazie al quale ha guadagnato la pole position. I due promettevano scintille già dalla conferenza stampa di ieri, ma nulla ci aveva preparato ad una gara così combattuta ed eccitante. La supremazia di Rossi si è vista naturalmente nel corpo a corpo con sorpassi da capogiro e staccate al limite, ma la vera arma in più è la sua capacità di scegliere la strategia giusta in corso d’opera, mentre guida veloce come nessun’altro.

Duello Yamaha. Fin dal pronti via le due M1 sono davanti a tutti e impostano un buon ritmo. Nei primi tre giri Lorenzo è primo con un 1’43” basso, ma Rossi e Stoner lo tallonano girando in 1’42” alto. Al quarto passaggio Rossi affonda l’attacco in frenata dopo il lungo rettilineo superando il “compagno” spagnolo; Stoner tiene botta e percorre la “esse” seguente incollato ai primi due. Di lì a poco, però, l’australiano dovrà lasciarli andar via: oltre a un forte malessere fisico che lo attanaglia da ieri, infatti, la sua Desmosedici non riesce più ad essere competitiva come lo fu in Qatar nella gara d’esordio. Vengono su bene anche le Honda ufficiali con Pedrosa che parte a razzo dall’ottava posizione, merito della sua frizione regolata per lo sprint in partenza; è di un altro avviso Dovizioso, che, pur pagando un po’ in avvio di gara, predilige un set-up che gli garantisca meno freno motore e più velocità in curva. Pedrosa è dolorante per gli infortuni subiti e deve presto cedere il passo al “Dovi” che prova ad andare a prendere Stoner ormai staccatosi dai primi due.

Strategia. Siamo a metà gara. Valentino ha provato a forzare la resistenza di un Lorenzo più agguerrito che mai, ma non riuscendo a scappare, cambia strategia e anticipando leggermente la staccata si fa superare. La caccia ha inizio, come un gatto col topo il pilota di Tavullia fotocopia i tempi del "maiorchino": le due Yamaha diventano una sagoma sola in uscita di curva, con le moto che derapano leggermente e le forcelle che vanno "a pacco" all’unisono. Dietro di loro: il vuoto. A sette secondi Stoner e Dovizioso si giocano il terzo posto, ad uguale distanza Capirossi, forte del nuovo motore evoluzione Suzuki, duella con Pedrosa e si porta deciso in quinta piazza. “Capirex” continua a dimostrare una determinazione fuori dal comune nel domare la sua GSVR che sbacchetta pericolosamente. Buona anche la prestazione dei Ducatisti Hayden e Kallio che riescono ad entrare nella top ten.

Gran finale. L’attenzione, però, è puntata tutta lì davanti dove a tre giri dalla fine la danza sincronizzata delle M1 si trasforma in una violenta improvvisazione sul tema del duello corpo a corpo. Rossi sopravanza Lorenzo sfruttando la sua scia, al giro seguente Jorge prova a replicargli ritardando la staccata e stringendolo sul cordolo, ma Valentino non ne vuole sapere: ritrae in carena il ginocchio e gli sfila accanto all’esterno impostando la curva con l’anteriore sul cordolo per poi trovarsi a favore di traiettoria nella variante dopo il rettilineo. L’ultimo giro è da antologia del motomondiale, in diciotto anni di storia del Gran Premi de la Catalunya non si è mai visto niente del genere. Lorenzo approfitta dell’ultimo passaggio sul lungo rettilineo per chiudere la porta in faccia a Rossi e trovare la corda della variante per primo. Il “Dottore” attacca lo spagnolo in tutti i modi rischiando anche di andare largo; i quattro cilindri Yamaha urlano come pazzi spinti all’inverosimile dai piloti. Manca solo una curva prima del traguardo e davanti agli occhi increduli del pubblico gremito sugli spalti Rossi fa il miracolo sorpassando all’interno il rivale per poi chiudere la traiettoria a rischio di perdere l’avantreno. 99° vittoria in carriera per il campione del mondo dal numero 46. Quasi nove secondi più tardi Stoner in volata arriva terzo davanti a Dovizioso che, per un soffio, ancora una volta, deve rinunciare al podio. Rossi, Lorenzo e Stoner sono a pari merito in campionato con 106 punti e due vittorie a testa.

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