MotoGP 2009 – Laguna Seca – Gara

Pedrosa torna alla vittoria dopo un anno. Rossi, secondo, allunga in classifica su Lorenzo, che chiude terzo, e Stoner, quarto.

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MotoGP 2009 - Laguna Seca

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MotoGP 2009 - Laguna Seca
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Il turno di qualifiche del sabato ha visto protagonisti Lorenzo, autore della pole, e Stoner non solo per essere tra i più veloci, ma anche per due brutti “high-side” di cui sono stati vittime, innescati da una perdita di aderenza alla ruota posteriore. Le gomme del fornitore unico Bridgestone previste per la gara di Laguna Seca sono così dure da poter resistere a potenze di oltre 230 cavalli per 32 giri, e non essendo in doppia mescola, non si scaldano a sufficienza sul lato destro, visto che la pista è prevalentemente sinistrorsa. La griglia di partenza rimane, comunque, invariata: sia Lorenzo che Stoner sono pronti a partire, anche se lo spagnolo è sotto antidolorifici e l’australiano ancora debilitato. Dopo il giro di ricognizione si spengono i semafori: scatta benissimo Daniel Pedrosa, sorprende tutti con una partenza fulminante e va a condurre la gara già alla staccata che lo introduce al primo tornante dopo il rettilineo. Lo seguono Stoner, Rossi, Elias e Dovizioso. Al primo passaggio sul famoso “cavatappi” Valentino infila Stoner all’esterno con un sorpasso pulito, ma in un paio di giri l’australiano di casa Ducati ricambia il favore a Vale sul dritto e si riprende la seconda posizione, facendo segnare anche un giro veloce di 1’23.6. Il T4, l’ultima parte del tracciato è ostico per Rossi mentre Stoner riesce ad interpretare bene le due curve veloci e l’ultimo tornante subito prima del traguardo. Col serbatoio pieno, Valentino non è a suo agio e quando riesce, finalmente, ad essere più veloce si trova Stoner davanti che non intende farsi superare, a tutto vantaggio di Pedrosa che ormai può scappare via davanti a tutti, facendo giri veloci che ormai sono sul 1’22 basso. Molte le cadute in gara: comincia Talmacsi, poi Dovizioso, che cerca di spingere forte per rimanere coi primi, nonostante la sua Honda HRC manifesti già alcuni problemi e lo sterzo dia avvisaglie di volersi chiudere in curva. All’ottavo giro è fuori per una caduta anche Gibernau, mentre a James Toseland viene imposto un ride-through per partenza anticipata, commutato in squalifica per non averlo rispettato. Solo al dodicesimo giro Rossi ha la meglio su Stoner e si tuffa all’inseguimento di Dani Pedrosa, il quale, però, è capace di dare il meglio di sé proprio nelle fughe in solitaria e stavolta, contro ogni pronostico, riesce nel suo intento. L’anno scorso non poté correre qui in America perché infortunato, ma è deciso a rifarsi. Spera anche di interrompere il lungo digiuno di vittorie, che va avanti dalla gara di Barcellona di un anno fa. Intorno a metà gara il vantaggio dello spagnolo si assesta sui tre secondi, forte di giri veloci percorsi sotto il minuto e ventuno secondi (1’21.973 al 15° giro): Rossi e Stoner, i diretti inseguitori, girano intorno all’1’22.1. Nella seconda parte di gara Stoner è costretto a mollare un po’: è molto debole, il braccio sinistro è indolenzito ed in frenata è costretto a sostenersi appoggiando l’addome al serbatoio; ne approfitta Lorenzo, che intanto ha preso a girare come Pedrosa sul 21’ alto, scavalca Casey ed in pochi passaggi è già all’attacco di Valentino per la seconda posizione. Il suo tentativo però va a vuoto, lasciando al Dottore di Tavullia la possibilità di provare a sorpassare e beffare Pedrosa: incredibilmente lo spagnolo si rilassa così tanto nell’ultimo giro da non rendersi conto che Rossi lo tallona così da vicino da provare ad infilarlo proprio all’ultima curva: Pedrosa la spunta per pochi metri e va a vincere proprio in un momento in cui comincia a venir messa in dubbio la sua insostituibilità in HRC. A Valentino sta bene il secondo posto, che gli consente di aumentare ancora il suo vantaggio in campionato.

Pos. Points Num. Rider Nation Team Motorcycle Total time Km/h Gap
1 25 3 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 44'01.580 157.433
2 20 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 44'01.924 157.412 0.344
3 16 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 44'03.506 157.318 1.926
4 13 27 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 44'14.012 156.695 12.432
5 11 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 44'23.243 156.152 21.663
6 10 24 Toni ELIAS SPA San Carlo Honda Gresini Honda 44'23.621 156.130 22.041
7 9 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 44'31.781 155.653 30.201
8 8 7 Chris VERMEULEN AUS Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 44'34.437 155.498 32.857
9 7 14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 44'41.905 155.065 40.325
10 6 33 Marco MELANDRI ITA Hayate Racing Team Kawasaki 44'49.608 154.621 48.028
11 5 15 Alex DE ANGELIS RSM San Carlo Honda Gresini Honda 44'50.390 154.576 48.810
12 4 88 Niccolo CANEPA ITA Pramac Racing Ducati 45'20.111 152.887 1'18.531
Not classified
4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 8'23.703 26 Lap
59 Sete GIBERNAU SPA Grupo Francisco Hernando Ducati 8'32.190 26 Lap
65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 4'19.395 29 Lap
41 Gabor TALMACSI HUN Scot Racing Team MotoGP Honda 4'22.278 29 Lap
Excluded
52 James TOSELAND GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha

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