Prova su Strada

Land Rover Discovery4

Fino ad oggi ne sono state vendute circa un milione, e dopo venti anni la Discovery mantiene tutto il suo fascino

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Land Rover Discovery4

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Oramai sono vent’anni che quel tetto rialzato scorazza per sentieri e colline di tutto il mondo. Anzi per essere precisi i Paesi dove la fuoristrada dal lunotto asimmetrico ha trovato molti appassionati sono 91. La quarta generazione, lanciata proprio quest’anno insieme ai fratelloni Range Rover e Range Rover Sport conferma ancora le caratteristiche che portò la storica Casa inglese alla produzione della Discovery: una fuoristrada più “popolare” da affiancare proprio alla Range. Certo di popolare i 40 mila euro della versione base non hanno nulla, ma il tetto rialzato ed il lunotto asimmetrico ci sono ancora. In ogni caso la Discovery è adesso un oggetto del desiderio a sé rispetto alla Range, vive di vita propria ed i suoi cultori, che in questi anni sono arrivati a 900.000, continuano ad apprezzarne ogni evoluzione. Quest’ultima porta con sé tutta la filosofia di fuoristrada di lusso che la Casa dell’ovale, ormai in orbita Tata, ha impresso al modello Discove¬ry, oltre al notevole balzo in avanti per design e tecnologia. La linea, decisamente Discovery, è comunque più “classica”rispetto a quella delle off-road della concorrenza. Il muso ei fianchi sono ben legati all’insieme del corpo macchina che spicca per eleganza. I fari sono poi più sportivi, mentre non mancano i led, ormai di gran moda, ad ornare il paraurti che è stato maggiorato ed ospita anche la presa d’aria. A rendere la Discovery una vettura molto aggressiva dal punto di vista estetico sono anche i grandi cerchi da 19” attraverso cui si mettono in bella mostra i freni a disco anteriori, proprio come su una fuoriserie un metro da terra. Invece ci troviamo su un bestione da oltre due tonnellate e mezzo, ma con interni così rifiniti da far dimenticare completamente la “rozzezza” del DNA delle 4x4 classiche.
Al posto di guida si apprezza immediatamente la posizione di guida, su poltrone da salotto, una strumentazione completa e funzionale, che insieme alla facilità di guida della Discovery ne fanno una vettura davvero alto di gamma. Sette posti e un bagagliaio che arriva a 2.550 litri (a sedili abbattuti) una “navetta” da trasporto per tutti i terreni, per viaggi a 5 stelle. Sotto al cofano il nuovo motore Lr-TdV6, Euro 5, a gasolio di derivazione Jaguar, eroga 245 cv, che grazie al biturbo si sentono ancor di più in accelerazione, la coppia massima di 600 Nm a 2.000 giri, ma i consumi rimangono accettabili per una corazzata del genere: circa 11 km/l. Nella guida in fuoristrada la sete aumenta, ma diventa inevitabile divertirsi un po’con il sistema Terrain Response, che grazie al recente aggiornamento rappresenta sempre il top nella categoria.
I prezzi, dicevamo, partono da 40.920 euro per la 2.7 TDV6 fino ai 57.940 della 3.0 TDV6 “HSE”, quindi elevati ma sempre meno dei fratelloni Range che comunque campeggiano nell’Olimpo delle fuoristrada di gran lusso.
Il 2009 è stato l’anno delle novità anche per lo storico 4x4 britannico che nella versione Sport ha fatto strage di cuori. Tra la versione “normale” e lo Sport, non sembra, almeno per chi non ha l’occhio clinico, ma la differenza è netta. Si somigliano giusto nel prezzo che va alle stelle rispetto al Discovery. Ma si tratta di un’altra classe, e soprattutto tutta un’altra “idea” di auto. La range rimane sempre un gran classico, da desiderare e di gran classe, ancora e senza dubbio rispetto alle tedescone. La loro vera novità, oltre i ritocchi estetici e l’ulteriore iniezione di lusso nell’abitacolo, è il benzina LR-V8 sovralimentato da 510 CV, a iniezione diretta, con un’efficienza ai vertici della categoria, che è stato studiato per offrire tanta coppia ai bassi regimi senza compromettere la potenza ai regimi più elevati. Il tutto ovviamente nel rispetto dei rigidi livelli Euro 5.

TAG: Discovery4

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