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Etichetta Pneumatici, cos'è e come si legge!

Sta per arrivare la nuova etichetta per gli pneumatici, ecco le informazioni che riporta per dare al consumatore una idea più chiara di cosa sta acquistando!

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Etichetta Pneumatici

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Etichetta Pneumatici
Etichetta Pneumatici
Etichetta Pneumatici
Etichetta Pneumatici

Come per gli elettrodomestici, arriva l'etichetta anche per gli pneumatici. È una novità assoluta introdotta dal regolamento UE 1222/2009 che si pone l’obiettivo di migliorare la sicurezza e l’efficienza economica ed ambientale del trasporto su strada attraverso la promozione di pneumatici più sicuri ed efficienti dal punto di vista dei consumi di carburante, con bassi livelli di rumorosità. Insomma lo scopo è quello di dare al consumatore una idea più chiara di quello che sta comprando ed equipaggiando sulla propria autovettura!
Concetto ribadito più volte anche da Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma “L’etichettatura dei pneumatici è un vantaggio per il consumatore che avrà alcuni elementi oggettivi per poter orientare le proprie scelte che si aggiungeranno a quelli che vengono abitualmente valutati durante il processo di acquisto”.
Resta ovviamente il nodo della certificazione e dei controlli ma quello è un altro discorso che sarà oggetto delle autorità competenti.

ENTRATA IN VIGORE ETICHETTA. A partire dal prossimo 30 maggio 2012 può essere esposta ma l'entrata in vigore obbligatoria scatta dal 1° novembre e interesserà tutti gli pneumatici prodotti a partire dal 1° luglio 2012, quelli prodotti prima potranno essere venduti senza obbligo di etichettatura.

QUALI PNEUMATICI? Sono soggetti all’etichettatura tutti i tipi di pneumatici destinati ad autovetture, veicoli commerciali leggeri e pesanti . Moto e tutti altri pneuamtici non appartentni a queste categoria per il momento sono esclusi.

COME È FATTA? L'etichetta riposta tre informazioni sul pneumatico: Resistenza al rotolamento,  Aderenza su bagnato e Rumore esterno da rotolamneto.

Resistenza al rotolamento. È una forza che agisce in direzione opposta a quella di moto durante il rotolamento del pneumatico. In buona sostanza il pneumatico si deforma (il suo fianco e la sua area di contatto al suolo) a causa del peso del veicolo e delle sollecitazioni dovute alla guida e queste deformazioni dissipano energia e quindi contribuiscono ad aumentare il consumo di carburante del veicolo. Pertanto una più bassa resistenza al rotolamento si traduce in minori consumi di carburante.
Classi: 7 da A (la più efficiente o migliore) a G (la meno efficiente o peggiore). 
La classe migliore: tra un prodotto di classe A ed uno di classe G può tradursi in un minore consumo di carburante fino al 7,5% ed anche di più nel caso di mezzi pesanti.

Aderenza su bagnato. È la logica conseguenza della capacità di frenare, ovvero di aderire su superfici bagnate. E’ un parametro che è stato giudicato dalla Commissione Europea come la situazione più rappresentativa per misurare la sicurezza stradale di un pneumatico.
Classi: 7 da A (la più efficiente o migliore) a G (la meno efficiente o peggiore). 
La classe migliore: differnza tra classe A ed uno di classe G può tradursi in un minor spazio di frenata fino al 30% (ad esempio per una vettura che viaggia a 80 Km/h la riduzione potrebbe essere fino a 18 mt in meno).

Rumore esterno da rotolamento. E’ il rumore, prodotto dal pneumatico durante la marcia, che si percepisce all’esterno del veicolo.
Classi: 3 barre nere. Da 1 (più silenzioso) a 3  (più rumoroso).
La classe migliore: Una barra sta a significare che il livello di rumorosità del pneumatico è inferiore di oltre 3db rispetto al valore limite futuro. Una diminuzione di 3db equivale a dimezzare l’intensità del rumore.

Per maggiori informazioni:
www.pneumaticisottocontrollo.it

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