Kevin Schwantz torna in pista: farà la 8 Ore di Suzuka

Il texano che negli anni '90 faceva impazzire le folle tornerà in pista insieme a Yukio Kagayama e Noriyuki Haga

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Cadeva spesso, ma a cavallo tra gli anni '80 e i '90 Kevin Schwantz era un mito per il pubblico del motomondiale. Vinse con Suzuki un solo titolo, nel 1993, ma impiegò pochissimo dopo il debutto iridato nel 1986 a guadagnarsi un posto nel cuore dei fans del motociclismo per il suo stile inconfondibile che aveva perfezionato da giovane nelle gare di motocross. Aggressivo in pista tanto quanto simpatico dopo essersi sfilato il casco, il texano con il numero 34, ritirato dalla FIM in ossequio al suo talento, a 48 anni si prepara a tornare in pista in una gara vera: la 8 Ore di Suzuka.

RITORNO A SUZUKA. Ad accompagnarlo nel suo ritorno nella classica giapponese dell'endurance a due ruote due piloti altrettanto amati, i giapponesi Noriyuki Haga e Yukio Kagayama. I tre scenderanno in pista su una Suzuki GSX-R1000 con i colori del neonato team privato di Kagayama che avrà il supporto ufficiale della Casa di Hamamatsu a cui sia il giapponese che Schwantz sono legati da molto tempo. Kagayama fu infatti uno dei tester che diedero una mano nello sviluppo della Suzuki RGV Gamma 500 di Schwantz. Il quale ha un ottimo feeling con la pista giapponese sulla quale ha conquistato la vittorie nel GP del Giappone nella classe 500 nel 1988, 1989, 1991, 1993 e 1994. Il rider statunitense non è nuovo alle gare endurance: l'ultima partecipazione alla 8 Ore di Suzuka risale al 1992, ma poche settimane fa ha disputato una 8 ore negli USA.

L'ULTIMA VOLTA NEL 1992. Il Campione del Mondo 1993 non ha perso la combattività di un tempo: "Suzuka ha un posto speciale nel mio cuore perché è su quel circuito che vinsi il mio primo GP nel 1988. L'ultima volta che ho disputato la 8 Ore fu nel 1992 insieme a Doug Chandler, ma non arrivammo al traguardo a causa di alcuni problemi meccanici. Con due soli piloti era una gara molto dura. Adesso che si disputa con un equipaggio a tre credo sarà dura ugualmente, ma non come allora. Otto ore su una 1.000 cc richiedono una preparazione adeguata e mi sto allenando molto per riuscire a coprire due o tre ore in sella. Non ho mai vinto la otto ore, ma penso che con compagni così forti come Nori e Yukio abbiamo delle buone chance".

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