Motorlife

Jack Brabham, addio a “Black Jack”

È scomparso a 88 anni uno dei più grandi nomi della Formula 1: fu l'unico a vincere il Mondiale con una monoposto da lui costruita

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Se n'è andato a 88 anni a causa di una lunga malattia al fegato Jack Brabham, unico pilota della storia ad aver conquistato un titolo mondiale con una vettura che portava il suo nome. L'australiano emigrato in gioventù in Europa come molti dei suoi connazionali con il pallino delle corse ha vinto tre titoli iridati in Formula 1, nel 1959 e nel 1960 con la Cooper e nel 1966 con la sua scuderia, la Brabham che aveva fondato nel 1962.

DALL'AVIAZIONE ALLA F1. La passione per i motori di John Arthur Brabham, questo il suo nome all'anagrafe di Hurtsville, nasce da giovanissimo: si iscrisse ad un istituto tecnico, ma a 15 anni lasciò la scuola per impiegarsi in un'officina e studiare ingegneria in un corso serale. A 18 anni si arruolò nella Royal Australian Air Force, dove gli fu assegnato il ruolo di meccanico. Abbandonò la carriera militare nel 1946, per aprire una propria officina di riparazione di automobili. Fu nell'immediato dopoguerra che costruì la sua prima automobile da corsa, una midget voluta dall'amico americano Johnny Schonberg che sostituì nel 1948 vincendo subito il campionato nazionale. Scoperto il suo talento da pilota, guadagnò diverso successi prima di trasferisi in Gran Bretagna dove guadagnò il supporto della inglese Cooper. Riuscì a debuttare al Gran Premio di Gran Bretagna 1955, ma il successo arrivò solo nel 1959 dopo un duello a distanza con Tony Brooks. Si ripete nel 1960 con una serie di cinque vittorie consecutive che gli valgono l'allora ai danni del neozelandese Bruce McLaren.

"VECCHIETTO" TERRIBILE. Nel 1962 dà vita alla Brabham Racing Organisation insieme al tecnico Ron Tauranac: dalle iniziali dei loro cognomi derivò la sigla BT che identificava le Brabham da Formula 1. Brabham continuò a rivestire il ruolo di pilota e a lavorare sulle vetture, che divennero via via più efficaci e apprezzate dalle scuderia private. La svolta avvenne con il cambio di regolamento tecnico del 1966, con il quale la cilindrata massima delle monoposto passava da 1.500 a 3.000 cc. Le Brabham erano molto più competitive che in passato e il talento di Black Jack fece il resto, nonostante avesse ormai 40 anni. Trovò un modo memorabile di scherzare sulla sua età, quando si presentò al GP d'Olanda del 1966 indossando una barba finta e aiutandosi con un bastone da passeggio per raggiungere la sua monoposto con cui avrebbe vinto la gara partendo dalle pole. Restò invece pilota fino all'età di 44 anni, prima di lasciare la Formula 1, vendere il suo team a Bernie Ecclestone e tornare in Australia.

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