Metano: è boom, ma pochi ancora lo apprezzano

L'Italia è il primo paese d'Europa per parco circolante e stazioni di servizio, ma l'informazione è ancora scarsa

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Crescono le immatricolazioni, ma nonostante il nostro sia il Paese con il parco circolante più vasto d'Europa (e tra i primi al mondo) in pochi ancora conoscono il metano come carburante alternativo. E' quanto rivela la ricerca “La percezione del metano nei trasporti – Awareness e opinioni degli automobilisti italiani” presentata a Oil&nonoil-S&TC 2014, la rassegna di Veronafiere dedicata al settore della distribuzione carburanti e del non oil, nell’ambito della 3° Giornata del Metano per i Trasporti.

METANO, COS'E'?. Negli ultimi anni, infatti, le vendite delle auto a metano sono cresciute in maniera esponenziale: nel 2013 le immatricolazioni sono salite del 26% rispetto al 2012 fino a superare la soglia degli 846mila veicoli circolanti, ma i dubbi sul metano restano in molti: nonostante l'80% degli intervistati sappia che il metano possa essere impiegato per alimentare le auto c'è un 22% che lo confonde con il gpl. Molti però ne apprezzano i vantaggi: il 46% ha indicato il risparmio come il principale, seguito dal basso impatto ambientale (32%).

IL NODO DISTRIBUTORI. Nonostante gli oltre 1.000 impianti siano un record europeo, la disomogeneità della loro distribuzione sul territorio nazionale con vaste aree del sud in cui sono totalmente assenti è uno dei nodi critici per chi considera di scegliere un'auto a gas naturale: per il 32% del campione le stazioni di rifornimento sono ancora poche e difficili da trovare, mentre per il 26% l’approvvigionamento è complicato anche perché non è possibile effettuare il pieno self service. E chi vorrebbe acquistare un'auto a metano? Il 16% del campione sostiene di preferire un altro tipo di alimentazione perché il prezzo delle auto a metano è più alto delle altre, per il 14% l’offerta del nuovo è limitata e per il 7% l’usato vale meno in caso di rivendita. 

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