Dopo gli incontri con le autorità vietnamite, il premier italiano Matteo Renzi ha visitato gli stabilimenti della Ariston e della Piaggio prima per volare verso la Cina e il Kazakistan, ultime due tappe del tour asiatico del Presidente del Consiglio. Nello stabilimento di Piaggio Vietnam a Vinh Phuc, distretto produttivo situato a poca distanza dall'aeroporto di Hanoi, il primo ministro è stato accolto da Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio, e Matteo Colaninno, Vice Presidente del Gruppo, che a Renzi hanno mostrato lo stabilimento che attualmente impiega circa 850 persone.

DELOCALIZZAZIONE? NO, STRATEGIA GLOBALE. "Non abbiamo attuato una strategia di delocalizzazione; al contrario, parallelamente al rafforzamento della nostra posizione di leader del mercato europeo con la produzione realizzata in Italia, abbiamo deciso di andare a produrre nei mercati asiatici che, in misura crescente, assorbono in termini di volumi la quasi totalità della produzione mondiale di veicoli motorizzati a due ruote", ha spiegato il presidente Colaninno in occasione della visita di Matteo Renzi.

VERSO EST. La costruzione dell'impianto produttivo di Piaggio Vietnam, spiega il costruttore di Pontedera, è stata decisa nel 2007 e già nel giugno 2009 lo stabilimento ha avviato la produzione della Vespa destinata al mercato della regione Asia-Pacifico, che comprende Vietnam, Indonesia, Giappone, Thailandia, Singapore, Taiwan, Malaysia, Corea del Sud, Filippine, Cambogia, Hong Kong, Repubblica Popolare Cinese, Australia, Nuova Zelanda. Ad oggi vi vengono prodotti i modelli Vespa Primavera, Vespa Sprint, Vespa LX e gli scooter Piaggio Liberty, Fly e Zip nelle cilindrate 100, 125 e 150 cc. Su 7.700 dipendenti complessivi nel mondo, il Gruppo Piaggio conta la maggioranza dei dipendenti – oltre 4.000 – in Europa, con 3.800 dipendenti in Italia, di cui circa 3.000 nell'headquarter e negli stabilimenti di Pontedera. Il Gruppo Piaggio dispone inoltre di uno stabilimento in joint venture in Cina, a Foshan, nel Guangdong, controllato al 45% pariteticamente con il Gruppo cinese Zongshen.
 

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10/06/2014 © riproduzione riservata