Alfa Romeo Giulietta compie 50 anni

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Alfa Romeo Giulietta 50 anni

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Alfa Romeo Giulietta 50 anni
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Alfa Romeo Giulietta 50 anni
Alfa Romeo Giulietta 50 anni

In occasione del 50° anniversario della nascita della Giulietta, la Casa automobilistica ha organizzato a Milano un Raduno Internazionale di collezionisti e appassionati Alfa Romeo. L'evento che si è svolto tra il 15 maggio e il 30 giugno 2004 - coinvolgendo oltre 350.000 visitatori - aveva tre obiettivi principali: celebrare la tradizione del Brand collegata ad un periodo importante della storia d'Italia, del suo costume e della sua rinascita; mettere in evidenza la grande vitalità che caratterizza il suo presente; e, infine, sottolineare la ricca progettualità dedicata all'imminente futuro.

Ecco perché celebrare i 50 anni della Giulietta significa, innanzitutto, riappropriarsi di quel patrimonio tecnologico e professionale che ha contribuito a scrivere tante pagine memorabili della storia automobilistica. Una di queste racconta di una vettura chiamata "Giulietta", nome suggerito dalla signora De Cousandier moglie del poeta Leonardo Sinisgalli.

Nato sotto la direzione generale di Francesco Quaroni e la direzione industriale Rudolf Hruska, con la responsabilità tecnica di Orazio Satta e di Giuseppe Busso per la parte motoristica, il modello si afferma come sintesi delle più avanzate tecnologie Alfa Romeo concentrata in soli 1300 cm3. Era il maggio del 1954, quando la vettura firmata da Nuccio Bertone fu presentata alla Stampa presso la storica sede del Portello, per poi fare il proprio debutto ufficiale al Salone dell'Automobile di Torino nella versione "due posti" denominata Sprint. Con prudenza la Casa commissiona al carrozziere torinese mille esemplari, non prevedendo che solo nelle giornate del Salone venissero raccolte oltre 700 prenotazioni. Un successo incredibile che segnò il destino di entrambi. Infatti, da quel momento Bertone si trasforma da carrozziere a costruttore, mentre Alfa Romeo consolida una tendenza che si svilupperà in futuro: la collaborazione tra centri studi interni alle case e gli stilisti carrozzieri esterni.

Non solo. Negli anni Cinquanta l'Alfa Romeo è lanciata nella progettazione di serie. Si vuole raggiungere un doppio obiettivo: impostare la produzione con sistemi di catena di montaggio e capitalizzare i risultati sportivi con un prodotto di alte prestazioni. È un periodo di intensa e felice creatività: la produzione delle 6C 2500 volge al termine e la 1900 trova soluzioni in linea con un mercato sempre più esigente, mentre le 159 conquistano il Campionato del mondo nel '50 e '51. A questo punto occorre una vettura che garantisca un salto di produzione nei volumi della Casa: è la volta della Giulietta. Nel progettarla i tecnici riescono a far coesistere una meccanica all'avanguardia con l'economia di produzione, utilizzando componenti raffinati come il motore bialbero in lega leggera e le sospensioni analoghe a quelle che avevano già conferito alla 1900 eccezionali doti di tenuta di strada.
Ancora oggi, a 50 anni di distanza, quella linea evoca immediatamente l'idea di sportività: carattere, linee affusolate e morbide, eleganza italiana. Non è un caso, quindi, che la Giulietta Sprint sia considerata la capostipite di tutte le moderne Gran Turismo. E il successo è confermato dalle vendite: dal '54 al '65 la Giulietta Sprint viene prodotta in quasi 40.000 esemplari abbinati alle motorizzazioni 1290 cc. e a quella di 1570 cc nella versione Giulia Sprint del 1963.

Nel 1955, al 37° Salone dell'Automobile di Torino, è la volta della berlina: 1290 cm3 di cilindrata, 53 CV e 140 km/h di velocità massima (ma 62 CV e 145 km/h nel 1962). In questa categoria, non c'è niente di meglio sul mercato, e gli automobilisti confermeranno. Per una decina d'anni Giulietta - Sprint, Berlina o Spider che sia - manterrà inalterato il proprio fascino, ampliando il mercato dell'Alfa Romeo dalle decine di migliaia di unità alle centinaia di migliaia.

La Giulietta numero 100.001 esce dalle linee di montaggio del Portello nel febbraio del 1961, presente l'attrice Giulietta Masina in veste di madrina. Più che per la cilindrata e le dimensioni, che sono contenute, il modello entra in una storia ideale delle berline sportive Alfa Romeo per lo spirito che interpreta nel panorama automobilistico del suo tempo: linee pulite e accattivanti che ricordano quelle di un coupé, meccanica d'avanguardia, potenza e tenuta di strada.

Vale pena ricordare che oltre alla Giulietta Sprint di Bertone e alla Giulietta Berlina, il modello avrà altri sviluppi, come dimostra la Giulietta Spider, uno dei capolavori di Pininfarina che conquista il pubblico per le sue doti meccaniche e per la sobria eleganza della linea. Nel 1959, poi, escono la Sprint Speciale di Bertone e la SZ di Zagato nelle versioni a coda tonda e tronca, vetture dalla vocazione decisamente sportiva.
Basti dire che la Giulietta SS, realizzata sul pianale a passo corto della versione Spider, venne equipaggiata con un motore da 1290 cc. potenziato a 100 CV che spingeva il coupé ad oltre 200 km/h di velocità massima.

MARCA: Alfa Romeo

TAG: Alfa Romeo Alfa Romeo Giulietta

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