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Nissan Cube

La Nissan porta per la prima volta in occidente la sua creatura "cubista" ormai alla terza generazione

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Nissan Cube

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Se quello attuale fosse l’anno 2002 e la Cube in questione quella di prima generazione, il suo arrivo avrebbe fatto maggiore scalpore, e non poco. Oggi, alla terza generazione, accanto alla Soul, alla C3 Picasso e alla Materia, la Cube, che comunque è caratterizzata da finezze stilistiche molto originali, va ad accodarsi al filone “cubista”, rimasto fino a qualche tempo fa un fenomeno tutto giapponese.

E’ ovvio, l’impatto con la nuova Cube è notevole, quindi o la si ama o la si odia, ma certamente non le si può restare indifferenti.

I suoi 3,98 metri di linee squadrate, che quell’angolo sapientemente smussato in coda ne interrompe sapientemente l’impatto estetico, faranno breccia nel cuore del pubblico forse grazie proprio all’onda modaiola del momento, che ha messo sul piedistallo proprio il “cubismo” che, in ogni caso, agevola i progettisti alla razionalizzazione dello spazio in funzione della massima sfruttabilità. Alle linee squadrate si accompagna sempre un abitacolo regolare e ben sfruttabile, notevolmente modulare e modulabile, proprio come sulla Cube.

L’interno, che in casa Nissan attribuiscono al progettista mentre era in vacanza e che richiama la forma della vasca idromassaggio per antonomasia, la Jacuzzi, è comodo e confortevole, nonché ampio e, grazie alla notevole superficie vetrata, molto luminoso. Il divano posteriore regolabile in senso longitudinale agevola quella modularità prima richiamata e conferisce alla Cube quella soluzione in più per vantare il titolo di piccola monovolume. E ciò anche grazie alla posizione rialzata di guida e alle poltrone morbide, come da salotto.

Insomma la Cube, da apparente scherzo stilistico di un designer buontempone, rappresenta invece un’ottima “razionalizzazione” dello spazio, sia interno che esterno, l’uno in funzione della massima sfruttabilità, l’altro in funzione della massima riduzione degli ingombri. Una tale premessa non può che preannunciare che la Cube non è un’auto sportiva, non vuole esserlo, tanto più in fatto di prestazioni che sono comunque in linea con la filosofia dell’auto. Il 1.600 benzina da 110 cv non è brillante ai bassi regimi e sembra l’ideale soprattutto per una trasformazione a GPL o Metano. Altro pianeta il 1.500 diesel, che arriverà più in là, e che vanta sempre 110 cv, ma ben più vispi, grazie al turbo, e dai consumi molto competitivi (dichiarati circa 20 km/l). Abbinato al cambio automatico sarebbe il massimo per il traffico, ma quest’ultimo è riservato solo al motore a benzina. Il cambio manuale è a 6 rapporti.

Al volante la Cube è divertente, almeno quanto lo sono auto “cubiste”, quindi dall’assetto piuttosto morbido, ma senza effetto “gozzo” e comunque votate ad uno stile di guida pacato. Per poterla guidare in prima persona occorre sborsare una bella cifretta, che arriva quasi ai 20 mila euro per il benzina, quindi l’asimmetria stilistica Nissan in puro stile cubista si paga, ma la qualità Jap non manca.

Sul fronte allestimenti la Cube si presenta con due livelli di gadget di serie: il Look ed il Luxury. Il primo conta ESP, 6 airbag, servosterzo, alzacristalli elettrici, ampio tettuccio panoramico “SHOJI SHADE“ in vetro fisso, climatizzatore automatico, cerchi in lega da 16”, fendinebbia anteriori, condizionatore aria, sei airbag, lettore CD a disco singolo con presa AUX per lettori MP3 e connettività Bluetooth per il telefono cellulare, Intelligent Key con pulsante di accensione motore, luci e tergicristalli a funzionamento automatico. Quella LUXURY, aggiunge alla dotazione dell’allestimento LOOK il sistema di navigazione Connect di Nissan e la telecamera posteriore.

MARCA: Nissan

TAG: Nissan Nissan Cube

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