Fiat avrebbe pronto un piano di investimenti da 9 miliardi per rilanciarsi nei prossimi tre anni sul mercato europeo e riavviare a pieno ritmo la produzione degli stabilimenti italiani. E' quanto riporta Bloomberg citando una fonte anonima vicina al Lingotto, secondo la quale la strategia del gruppo torinese per recuperare alle pesanti perdite accusate negli ultimi anni si fonderebbe su due capisaldi: il riposizionamento del brand Fiat e l'ampliamento della gamma Alfa Romeo, che ad oggi conta solo tre modelli.

L'ALFA GIULIA NEL 2016. Dei venti nuovi modelli annunciati dal Lingotto che verranno lanciati a partire dal 2016, uno dei più importanti sarà la Alfa Giulia, berlina media che sarà costruita in Italia e molto probabilmente a Mirafiori. Dall'Italia la nuova Giulia raggiungerà anche i mercati extraeuropei. Tra le novità ci sarà anche la versione spider della 4C, che sarà ancora realizzata a Modena negli stabilimenti Maserati come la coupé, ma i cui volumi sono per forza di cose destinati a rimanere marginali. Da quanto si intuisce il gruppo guidato da Sergio Marchionne punta a rinforzarsi nella fascia premium ed al marchio del Biscione è affidato il compito di rappresentare l'auto "Made in Italy" di qualità insieme a Maserati, che dopo il successo della Ghibli (già 23.000 ordini) lancerà nel 2015 il SUV Levante.

ADDIO ALLA PUNTO. Un'immagine più "cool" per Fiat. Per riuscirci, secondo quanto riporta Bloomberg, a Torino pensano di ridefinire il ruolo del marchio storico, che dovrebbe concentrarsi sulla gamma 500 e Panda. Dopo le versioni 500L, Living e Trekking lanciate nel 2013, la prossima componente della famiglia 500 è la versione SUV da cui deriverà una versione a marchio Jeep. La rampa di lancio di entrambe i modelli verso il mercato globale sarà lo stabilimento di Melfi, mentre a Tychy, in Polonia, rimarrà la produzione dell'attuale gamma, alla quale si aggiungerà una inedita 500 a 5 porte. A farne le spese sarebbe la Punto, la cui produzione a Melfi è in esaurimento: è stata per anni la best seller dell'intera Fiat, ma potrebbe non essere rimpiazzata vista la crescente concorrenza.

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09/12/2013 © riproduzione riservata